Durante il consueto "tour" europeo primaverile del Maestro Chen Bing, in questa occasione accompagnato dal figlio Chen Shaotong, Marco ed io abbiamo deciso di prendere parte alla tappa greca, ospitata dalla Chen Bing Taiji Academy di Atene e dalla discepola Roza Maragopoulou, per studiare la forma Xinjia YiLu. Come sempre il seminario è stato in primo luogo una bella occasione di incontro con amici e studenti provenienti da diversi Paesi: oltre a Grecia e Italia, anche Albania, Inghilterra, Lituania, Svizzera e Polonia, per citarne alcuni!

Le origini della forma XinJia YiLu, la cui traduzione in italiano è "Nuova intelaiatura - prima forma",risalgono all'inizio del ventesimo secolo, quando il Gran Maestro Chen Fa Ke, rappresentante della 17° generazione della dinastia Chen, la codificò durante la sua permanenza a Beijing, diffondendo il Taijiquan di Chenjiagou oltre i confini del villaggio con una forma che permettesse ai praticanti di approfondire maggiormente le applicazioni marziali rispetto alla LaoJia YiLu. Chen Fa Ke tramandò “la nuova forma” al figlio Chen Zhaokui, che tornò diverse volte a Chenjiagou negli anni ‘70 del secolo scorso e che, su invito degli anziani del villaggio, la insegnò alle nuove generazioni della dinastia Chen.
La nuova routine, che le scuole di Chenjiagou tradizionalmente insegnano agli studenti che già hanno familiarità con la LaoJia YiLu, contiene al suo interno diversi rimandi alla "Antica intelaiatura - prima forma'" ma contiene complessivamente 83 movimenti. Ma il numero di figure non è la sola differenza!
Cos'altro distingue la Xinjia YiLu dalla LaoJia YiLu?
La LaoJia YiLu lavora di più con il rilassamento (Song) e la morbidezza (Ruo), mentre la XinJia YiLu enfatizza il caratteristico utilizzo nello stile Chen dell'energia a spirale oltre a diversi qinna (prese e blocchi delle articolazioni) e applicazioni marziali. Non a caso, nei momenti teorici del seminario, dedicati ai "principi", il Maestro Chen Bing ha sottolineato più volte che lo studio e la pratica del taijiquan ci devono portare ad apprendere in prima istanza il rilassamento (Song), in una seconda fase l'energia di espansione elastica (Peng Jin) e infine l'energia a spirale (Chan Si jin). Senza il rilassamento non è possibile attivare l'energia di espansione né, tantomeno, attivare l'energia a spirale. In questo senso è facile comprendere come il lavoro sulla LaoJia YiLu sia preliminare e ponga le basi per lo studio di qualsiasi altra forma.

Conoscere la LaoJia YiLu, per un verso, ha dunque rappresentato un vantaggio, permettendo di sfruttare l'abitudine mentale al movimento e il lavoro costante sul Fang Song. Tuttavia, talvolta, ha anche costituito un elemento di complessità: corpo e mente hanno dovuto adattarsi a questa rivisitazione della forma, con l'aggiunta di movimenti nuovi, collegamenti, pause e ritmi differenti. D'altronde questo è anche il bello di apprendere nuove forme: aprirsi alla novità, mantenendosi in ascolto continuo di sé stessi, senza perdere la consapevolezza e il radicamento acquisiti con l'esperienza.
Con questi insegnamenti e con il fascino di Atene negli occhi, torniamo a casa, pronti per condividere quanto appreso con la fantastica e numerosa squadra di Taiji-to.
A presto!
Alberta e Marco

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