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35 gradi a Chenjiagou: la seconda settimana

Leoni
Leoni

È trascorsa la seconda settimana a Chenjiagou. Se non ci fosse il mio telefono a ricordarmi data e giorno della settimana, sarebbe difficile non perdere il contatto con la realtà. È come se il taijiquan fosse il sole che batte su una meridiana, indicandoci se è il tempo della pratica mattutina, del riposo o dell'allenamento pomeridiano. In effetti qui non esistono domeniche, ma è previsto solo un giorno di riposo ogni dieci, stabilito sulla base del calendario lunare e non di quello gregoriano.

 

In questi giorni è come se avessi costruito la mia cassetta degli attrezzi, l'equipaggiamento fisico e mentale per procedere nel mio cammino.

Spade, ventaglio, sensazioni...
Spade, ventaglio, sensazioni...

Le lezioni e la pratica progrediscono giorno dopo giorno: mattina e pomeriggio si lavora insieme su fang song gong e laojia yilu, per lasciare poi spazio alle lezioni in piccoli gruppi. Io ormai trascorro la giornata dotata di spade, ventagli e del mio preziosissimo quaderno per gli appunti.

 

Come chi pratica sa, il taijiquan è una disciplina che coinvolge corpo e mente in maniera unica: quanta energia mentale e concentrazione per approcciare in così poco tempo nuove forme, memorizzarle e cominciare a farle proprie almeno in parte! E pensare che è solo il primo gradino e che è da qui che inizia il lavoro più profondo!

 

Resta sicuramente il dispiacere di non conoscere una lingua tanto ricca e affascinante come il cinese, che senza dubbio permetterebbe una comprensione migliore di quanto ora sto cercando di apprendere attraverso l'osservazione, l'imitazione e l'applicazione dei principi di base.

Le ciotole sui tavoli del refettorio
Le ciotole sui tavoli del refettorio

 

Accanto alla mia cassetta degli attrezzi per la pratica, c'è poi quanto serve per il tempo del ristoro e del riposo: prima di tutto la ciotola e le bacchette, che prendono il posto di spade e ventaglio all'ora dei pasti e che custodisco preziosamente in camera con me. Cosa si mangia? Uova e zuppa di riso al mattino. Noodles, riso o mantou, verdure di ogni tipo, seitan, carne o tofu a pranzo e cena. Pasti nutrienti e ricchi di carboidrati, fibre e proteine: tutto ciò che serve al nostro organismo per recuperare energie (e ce n'è davvero bisogno!).

Il tempo del riposo è altrettanto importante e ad esso è dedicato un altro pezzetto del mio equipaggiamento: il bollitore portatile, tisane e tè a non finire, e ancora un portapenne di matite colorate per disegnare, l'e-reader per leggere, il mio telefono per fotografare. Con la chiusura di questa settimana mi sento un po' come se fossi al giro di boa, come se dalla cima di una montagna dovessi riprendere la via del ritorno.

 

La mia mente è affollata, inizia il tempo dell'assimilazione, della "digestione" di tutto questo nutrimento: inizia la terza settimana a Chenjiagou!

 

Alberta

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Commenti: 2
  • #1

    Paola (lunedì, 22 luglio 2024 19:52)

    Quanta ricchezza nei tuoi racconti...sei un'ispirazione per tutti noi!
    Un abbraccio

  • #2

    Lucia (giovedì, 25 luglio 2024 11:00)

    Emozionante! Uhhh quelle spade.. che meraviglia! E le ciotole!! Spero tu possa fare dei video.. quanta bellezza! Grazie per questo tuo scritto ♥