La parola TaiJi è un antico termine della filosofia daoista che simboleggia l'interazione di yin e yang, manifestazioni opposte delle stesse forze presenti
in natura. l' interazione dinamica di yin e yang, che sta alla base delle relazioni e della natura mutevole di tutte le cose è rappresentata dal famoso "Diagramma del TaiJi".
TaiJi è spesso tradotto come "grande estremo" o "suprema polarità" e quan significa pugno o pugilato. Quindi, "il pugilato della suprema polarità", o TaiJiQuan, è un'arte marziale radicata nei concetti daoisti dell'interazione e dell'equilibrio di yin e yang.
E' utile pensare a yin e yang come opposti complementari: ognuno dei due si fonda sull'altro, e allo stesso tempo lo genera. Per esempio, un principio teorico fondamentale del TaiJiQuan è che la forza deriva dalla morbidezza e la velocità dalla lentezza. Nella pratica del TaiJiQuan si insiste molto sul rilassamento del corpo e sulla calma e la concentrazione della mente. Le tecniche della forma del TaiJi sono eseguite lentamente, accentuando l'intenzione , la meccanica, l'accuratezza e la precisione del movimento. Praticando secondo i principi di morbidezza e lentezza, lo studente inizierà paradossalmente a fare esperienza di una qualità di forza
ed efficacia del movimento molto differenti da quelle sviluppate di norma.
Il TaiJiQuan è stato creato come arte marziale, ed è anche un'arte olistica che sviluppa e informa la vita del praticante.
Le componenti fisiche, mentali e spirituali sono tutte parti integranti della pratica.
E' necessario comprendere a fondo questo concetto per capire almeno in parte la complessità del TaiJiQuan, per progredire verso livelli più alti di abilità e per ottenere tutti i benefici della pratica. L'equilibrio di yin e yang, principio fondamentale della disciplina, illustra il legame tra l'aspetto spirituale (yin e interno) e quello marziale (yang ed esterno).
Per studiare l'arte del TaiJiQuan nella sua completezza è necessario comprendere che esistono alcuni esercizi fondamentali e principi universali alla base di tali esercizi, al di là delle differenze tra i vari stili. Il movimento lento, per esempio, è senz'altro un aspetto fondamentale dell'allenamento del TaiJiQuan, ma non è l'unico.
Paradossalmente, uno degli scopi del movimento lento è quello di incrementare la velocità e la precisione. Secondo la filosofia cinese, yin e yang sono in rapporto di reciproca dipendenza e si trasformano l'uno nell'altro. Per ottenere un aspetto, è necessario ricercare il suo opposto: la forza nasce dalla morbidezza, la velocità dalla lentezza. Il movimento lento, da solo, non è sufficiente per sviluppare tutto il gong (abilità) delle arti marziali interne.
Gli aspetti essenziali della pratica del TaiJiQuan sono tre:
(Tratto da "TaiJiQuan: l'Arte del Nutrire,La Scienza della Forza" di Yang Yang, Ph.D.-Trad. italiana a cura di Eugenio Tufino e Amanda Carloni)